giovedì 16 settembre 2010

Festival della Filosofia


FESTIVAL FILOSOFIA 
Dal 17 al 19 settembre, a Modena, Carpi e Sassuolo, X edizione del festival internazionale sul pensiero contemporaneo. Centinaia di appuntamenti gratuiti in tre giorni per approfondire il tema della Fortuna attraverso lezioni magistrali, mostre d'arte, concerti, spettacoli, iniziative per bambini e tanto altro.





cucinafilosofica


Imenudellafortuna

Molti gli attributi della fortuna, più ancora le metafore che ad essa fanno riferimento: del resto è non solo convinzione, ma esperienza comune che la fortuna, la sorte, il caso sono determinanti nella nostra vita quotidiana. Alla barba di tutti i metafisici, fenomenologi, logici, psicanalisti e assimilati impegnati a trovare altri attori plausibili della vita umana.
La sfera su cui la fortuna avanza, la ruota con l’alterna vicenda degli eventi, la benda che le cinge gli occhi, le ali, l’andar sul delfino, e poi i vari simboli, il ferro di cavallo (con fori dispari), il corno, il peperoncino, il riso, infine il mito del Paese di Cuccagna e quello delle Isole Fortunate, luogo d’eterna giovinezza.
In questo mare ondoso (altro simbolo della fortuna!) di immagini e metafore, non era facile fissare un punto fermo a tavola nel mezzo di un Festival che alla fortuna si intitola.
Abbiamo cercato non punti fermi – la fortuna non li concede – ma attimi fuggenti rendendo concreto – cioè masticabile – il mito e l’attributo: così il cibo della fortuna, con un menu di solo riso, porterà ricchezze a chi saprà contarne numerosi chicchi; la ruota della fortuna ci sembra bene espressa dalle sapide rotondità dei tortelli come del polpettone; quanto alle ali ci siamo rivolti agli umili animali da cortile con l’aggiunta dell’anatra muta; poi, ricordando il delfino su cui a volte cavalca la fortuna, abbiamo rivalutato la lucida aringa e il più diffuso tonno e baccalà.
Ma vi sono altri miti da secolarizzare a tavola: l’Albero della Cuccagna, dalla cui sommità pende ogni sorta di salumi; le Isole Fortunate che, assimilate all’Eden biblico, divengono pacifica oasi per vegetariani quasi a compensazione della caccia al tesoro ove si sfrena la voglia selvaggia di cacciagione; quindi la cornucopia dalla quale trabocca ogni possibile frittura, mentre saranno nati con la camicia coloro che potranno gustare le uova in camicia alla modenese, i tortelli in crosta e l’arrosto di maiale avvolto in gustosa cotenna. Per dissetarsi poi – in ogni ora del giorno e della notte, a caso – ecco i luoghi dove bere fresco lambrusco modenese con i formaggi dei colli vicini.
Buona fortuna! 
Tullio Gregory

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