venerdì 20 agosto 2010

Il Liberty prezioso di Lalique

Rene Lalique Dragonfly brooch
Pensati come ornamento in un'epoca nella quale la moda femminile esaltava il seno generoso e la vita di vespa, i suoi gioielli sono di tale bellezza che trascendono il gusto del momento e il capriccio femminile.

Tra le schiere di entusiastici ammiratori, l' attrice Sarah Bernhardt, per la quale Lalique creò straordinari gioielli assecondandone la stravagante personalità.
Pare sia stata proprio la Bernhardt a presentare Lalique al finanziere Calouste Sarkis Gulbenkian che ne collezionò le opere, più di 150 pezzi, in gran parte classici gioielli Liberty, dal 1900 al 1903. In apparenza c'era ben poco che i due uomini avessero in comune, il francese artista artigiano dalla fervida immaginazione e il turco Gulbenkian nato a Istanbul e laureato in ingegneria e scienze applicate, eppure strinsero un'amicizia che durò fino alla morte di Lalique, nel 1945. Condividevano il profondo amore per la natura, e Gulbenkian ammirava la magistrale tecnica di Lalique. Nel 1969 venne aperto un museo a nome di Gulbenkian, dotato di fondi della filantropica fondazione che il turco aveva costituito prima di morire. Lalique, volgendo la sua arte al vetro, smise di creare sontuosi e stilizzati gioielli nel 1914. Per questo la collezione che supera tutte le altre per qualità e quantità, rimase senza uguali.

Marion Kaplan

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