300 g di fagioli del pastore
800 g di patate
2 coste di sedano
una cipolla
un peperoncino piccante
150 g di ventresca
½ dl di olio di oliva extravergine
La sera precedente, pulite i fagioli e metteteli a bagno in abbondante acqua, pari al doppio del loro volume, un tempo si usava quella piovana, perché più pura e senza minerali.
Trascorso il tempo indicato, nella classica "pignata" di terracotta fate cuocere i fagioli, a fuoco moderato, nella stessa acqua in cui li avete tenuti a bagno, con l'aggiunta di sale mezza cipolla e una costa di sedano.
Pelate le patate, lavatele e tagliatele a fette dello spessore di un centimetro e mezzo, mettetele in una pentola, coperte di acqua, aggiungete l'altra cipolla, il sedano e il sale necessario e portate a bollore.
Quando le patate sono cotte, unite i fagioli con la loro acqua e fate insaporire tutto insieme per alcuni minuti; scolate una parte dell'acqua di cottura e con un cucchiaio di legno "pestate" i fagioli e le patate, fino a farli diventare una crema.
Aggiungete un soffritto di olio ventresca a piccoli pezzi e peperoncino piccante. Fate insaporire e gustate la crema di fagioli e patate, fredda o calda, accompagnata a fette di pane casereccio, possibilmente "ascate".
Piatto tipico della cucina pastorale, meglio conosciuto come "'U pastone". Un piatto che, ancora oggi, si usa preparare a Sessano e Pietrabbondante. I fagioli sono quelli del "pastore", piccoli, marroni, con una buccia sottile a puntini, propri delle zone di montagna dell'Alto Molise. La cottura è quella tradizionale con i fagioli, messi a cuocere accanto al focolare nella "pignata" di terracotta, e le patate nel caldaio di rame appeso alla catena.
http://www.moliseturismo.eu/web/turismo/turismo.nsf/0/A37EA42B2E01930EC12575D8002BD48C?OpenDocument
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