Un kg di farina 00 (più quella necessaria per la spianatoia)
5 uova
5 cucchiai di olio di semi
10 cucchiai di zucchero
un dl di latte
18 g di ammoniaca per dolci
un limone non trattato
un vaso di marmellata di amarene fatta in casa e non molto dolce
q. b. di gherigli di noci e di mandorle tostate
q. b. di cioccolato fondente a scaglie
q. b. di biscotti al burro
mezzo bicchierino di liquore profumato
un odore di cannella
q. b. di zucchero a velo
Per il ripieno, versate in una ciotola la marmellata;
aggiungete un trito di noci mandorle e cioccolato e la quantità di biscotti, sbriciolati finemente, necessaria ad ottenere un composto della giusta consistenza.
Amalgamate con il liquore ed una spolverata di cannella e fate insaporire il ripieno in frigorifero.
Intanto, preparate la sfoglia: in un'insalatiera battete i tuorli delle uova con lo zucchero, fino a renderli spumosi; aggiungete l'olio, la "rasatura" del limone e l'ammoniaca sciolta nel latte, quindi fatevi cadere a pioggia la farina, mescolando con un cucchiaio di legno.
Versate il composto sulla spianatoia, lavoratelo velocemente, fate la "panetta" e stendetela con il matterello in una sfoglia non troppo sottile. Da essa, con una tazza da latte, ricavate tanti dischi, ponete al centro di ognuno una cucchiaiata di ripieno, ripiegateli su se stessi, schiacciando bene i bordi con i rebbi di una forchetta.
Disponete i "Cielle" sulla placca del forno ben unta ed infarinata e fateli cuocere a calore moderato. Appena dorati, sfornateli e freddi spolverizzateli di zucchero a velo.
"Ceppelliate" a Trivento, "Cielle rechine" a Lucito, "Cellucce" a Belmonte del Sannio, "Piccellate" a Venafro. Tanti modi fantasiosi per indicare i biscotti, tipicamente molisani, farciti con un composto di marmellata, spesso integrata con mollica di pane raffermo noci mandorle, variamente profumato di essenze naturali, arancia e liquori preparati in casa.
http://www.regione.molise.it/web/turismo/turismo.nsf/0/C2F6395E6B4C2ECBC12575DF00379617?OpenDocument
1 commento:
buonee... questo Molise una regione dalle mille scoperte, complimenti.
Etta.
Posta un commento