venerdì 12 novembre 2010

Parma, un tuffo nella Food Valley tra i templi della musica di Verdi


Terra ricca di fascino quella della provincia di Parma. Siamo nella patria della musica e della gastronomia d'eccellenza, nella Food Valley dove si esaltano i sapori e i profumi di prodotti Dop come il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma, il Culatello di Zibello, il Fungo Porcino di Borgotaro. Non a caso Parma è stata scelta come sede dell'Autorità Alimentare Europea e a Colorno, in provincia, c’è la Scuola internazionale di cucina ALMA. Ma questa provincia propone altre specialità come, ad esempio, la Coppa di Parma: meno nota dell’omonima Dop piacentina, è un salume lavorato a crudo utilizzando i muscoli cervicali del maiale, parte del collo e della spalla. La stagionatura è prevista per un periodo minimo di cinque-sei mesi, ma può arrivare anche ad un anno.
Da assaggiare anche la Spalla di San Secondo, un salume che prende il nome dal paese del Basso parmense dove sin dal Medioevo viene prodotto e che era tra i cibi preferiti di Giuseppe Verdi: per realizzarlo si utilizza la carne magra della spalla suina, incluso l’osso, e una percentuale di grasso pari a circa il 30% del peso totale. Verdi amava anche la Spongata di Busseto, un dolce di pasta frolla ripiena di miele, mandorle, pinoli, frutta candita, cedro e uva passa, tipico anche della provincia di Reggio Emilia. È una specialità di antiche tradizioni, pare infatti che sia stata inviata in dono al duca Francesco Sforza di Milano nel 1454.
Altro prodotto locale da gustare è lo Strolghino, un salame d'antica tradizione, tipico della provincia di Parma. Poco o per nulla speziato, si consuma fresco e si prepara con i ritagli delle cosce suine usate per i prosciutti, macinati non troppo fini e mescolati con parti più grasse tagliate a mano. Tra le specialità della cucina locale ci sono gli "anolini", un tipo di pasta con ripieno di brasato di manzo, pangrattato e Parmigiano Reggiano da cuocere in brodo di carne, e i famosi tortelli d'erbetta con ricotta ed erbe.
Tra i secondi piatti spiccano i bolliti serviti con salse gustose e la trippa alla parmigiana. Ottimi i vini Colli di Parma Doc: in generale in quest'area si ottengono vini piuttosto caratterizzati, con grande prevalenza di quelli amabili e frizzanti che ben si sposano con i cibi grassi e sapidi di questa terra.
In questo lembo d'Emilia gli amanti del bel canto possono visitare le terre verdiane, Busseto e Roncole Verdi, o assistere a una delle rappresentazioni liriche che si tengono al Teatro Regio di Parma col famoso "loggione" temuto da tutti i grandi interpreti, e al Teatro Verdi di Busseto. Parma, in cui si può visitare la casa-museo di Arturo Toscanini, è una città d'arte che oltre a mostrare gioielli romanici, gotici, del tardo rinascimento, si propone anche per la sua vitalità. Nei suo circondario si possono fare gite nei castelli del Ducato, nei parchi (4 regionali e uno nazionale), in barcone sul fiume Po o in bicicletta (lungo il fiume c'è una pista ciclabile di 50 Km). Chi preferisce il wellness può puntare sugli stabilimenti termali di Salsomaggiore, Tabiano, Monticelli e S. Andrea. E chi, invece, ama lo shopping, ha a disposizione diversi outlet.

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