Nello spazio LAMeC (piano terra Basilica Palladiana)
“Produzione di immagini” la mostra di Fabio Sandri che verrà inaugurata sabato 18 settembre alle 18,30, al LAMeC riunisce una serie di opere emblematiche del suo percorso artistico recente, basato sull’uso sperimentale dell’impronta diretta su carta fotosensibile. La mostra è realizzata dall’Assessorato alla cultura del Comune di Vicenza con il sostegno di Regione Veneto, Aim e Gemmo Spa. Questo supporto che reagisce alla luce, viene utilizzato come un elemento bidimensionale che registra in modo meccanico e automatico presenze e forme dello spazio tridimensionale e permette anche di dare forma allo scorrere del tempo. L’artista ha iniziato questo percorso usando con modalità originali il fotogramma, tecnica già sperimentata nelle arti visive a partire dalle Avanguardie primo-novecentesche (in particolare da Man Ray e Lazslo Moholy-Nagy), nella quale le immagini vengono fissate senza l'impiego di una macchina fotografica: nel caso di Sandri, sono intere stanze abitative a venire registrate e riprodotte. Un’altra serie di lavori mostra i risultati dell’esposizione continua della carta fotografica alla luce naturale dell’ambiente e al fascio di luce più intensa di una videoproiezione.Per questa occasione è stato prodotto un catalogo con testi di Tim Otto Roth ed Eva Fabbris.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 24 ottobre, dal martedì alla domenica, dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 19. Informazioni allo 0444222122, uffmostre@comune.vicenza.it
Note biografiche
Fabio Sandri è nato a Valdagno (Vicenza) nel 1964 e vive a Brogliano. Si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia; nel 1988 ha tenuto la sua prima mostra personale intitolata Luoghi. Dal 1991 al 1996 ha collaborato alla programmazione del laboratorio Otttomat di Montecchio Maggiore (Vicenza); insegna al Liceo Artistico “U. Boccioni” di Valdagno. Ha esposto il suo lavoro in Italia, Slovenia, Cekia e Gran Bretagna, di recente ha partecipato a Fotografia Europea 2009, tenuto mostre presso Exitarte di Vittorio Veneto e la Galleria Artericambi di Verona ed è stato presente in collettive presso l’Istituto di Cultura Italiana a Berlino, il Kurpfalzischmuseum di Heidelberg, la Kettle’s Yard dell’University of Cambridge.
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