giovedì 17 febbraio 2011

Le Ricette Molisane: "Capunata cambuasciana"

4 taralli
q. b. di aceto di vino bianco
2 uova sode
4 pomodori ben sodi
un cetriolo
olive verdi e nere a piacere
un grosso peperone dolce e carnoso
100 g di alici salate
2 spicchi d'aglio
2 coste di sedano
un pizzico di origano
un dl di olio d'oliva extravergine
q. b. di sale

Dissalate e diliscate le acciughe sotto acqua corrente fredda, lavatele, mettetele in una ciotola e tenetele, per 10 minuti, immerse nell'aceto.
Trascorso il tempo necessario, asciugate i filetti di acciuga con un canovaccio pulito e disponeteli in un piatto: condite con abbondante olio cui, in precedenza, avrete aggiunto uno spicchio di aglio schiacciato e, se vi piace, un po' di peperoncino piccante.
Bagnare leggermente in acqua salata i taralli, spruzzateli di aceto e fateli asciugare per cinque minuti su un canovaccio pulito.
Lavate pomodori, sedano, peperoni e cetrioli, tagliateli grossolanamente e, in una ciotola, condite con olio origano ed un pizzico di sale, mescolate e versate sui taralli disposti su un piatto da portata.
Aggiungete spicchi di uova sode alici ed olive, irrorate di olio e fate insaporire la "Capunata" per circa mezz'ora in frigorifero.


Il 27 Agosto, a San Giovanni in Galdo, si svolge la "Sagra della Capunata". Una sagra legata ai valori del pane ed alle tradizioni, in particolare, a quelle di Campobasso, dove la "Capunata", ancora oggi, è uno dei piatti rappresentativi della gastronomia locale, in particolare della trattoria di "Aciniello" a Fossato Cupo.
La "Capunata" è un piatto estivo, che coniuga sapientemente gli ingredienti, i sapori ed i colori dell'estate con il tradizionale tarallo, il grosso biscotto di semola di grano duro intriso di acqua ed aceto, sapientemente dosati. La "Caponata" potrebbe rappresentare il punto di partenza di un percorso alla ricerca di un'identità culturale, in fatto di alimentazione e di gastronomia, e delle tante risorse ancora poco conosciute. Un percorso, fuori dall'usuale, attraverso trattorie cantine e forni, rispolverando la memoria delle donne anziane, pescando nella rete dei ricordi e dei segreti.
I taralli partecipano anche della vita religiosa: sono parte integrante del "Giglio di Sant'Anna", il carro pieno di biscotti e vino paesano che, per tradizione, si apparecchia a Campolieto, il 26 luglio, in occasione della festività della Santa.
http://www.moliseturismo.eu

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