mercoledì 8 dicembre 2010

Treccia al Formaggio

500 g di farina 00 (più quella necessaria per la spianatoia)
2 cucchiai di zucchero
125 g di burro a pomata o strutto
25 g di lievito di birra
100 g di formaggio pecorino semifresco grattugiato
una spessa fetta di prosciutto tagliata a coltello
un uovo
un bicchiere di latte
q. b. di sale

In una ciotola stemperate il lievito di birra in un bicchiere di latte tiepido, unite lo zucchero ed un pugno di farina.
Mescolate, coprite con un canovaccio pulito e fate lievitare, a temperatura ambiente, per circa un'ora. 
Trascorso il tempo necessario, versate la farina rimasta sulla spianatoia, fate la fontana e incorporatela al panetto lievitato.
Lavorate l'impasto fino a che comincerà a fare le bolle, quindi aggiungete lo zucchero, il sale, il burro o lo strutto e mescolate, incorporando l'acqua necessaria ad ottenere un composto morbido ma consistente.
Unite il formaggio ed il prosciutto, tagliato a listarelle sottili, ed impastate fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico; dividetelo in 3 pezzi e date a ciascuno di essi la forma di un cilindro.
Allungaleli, formate una treccia, datele una forma rotonda e chiudetela all'estremità.
Ponete la treccia in una teglia ben oleata, copritela con un canovaccio pulito e fatela lievitare in luogo tiepido, fino a quando il suo volume sarà raddoppiato.
A questo punto, battete un tuorlo d'uovo con qualche cucchiaiata di latte e pennellate la superficie della treccia in modo uniforme.
Cuocete in forno caldo, a 180°, per circa 40 minuti.

Le "Trecce", le "Pigne", i "Piccillati", i "Carusielle", pani augurali della tradizione molisana, erano preparati in abbondanza a Pasqua, per essere regalati a parenti ed amici. 
In particolare, i "Carusielle" erano riservati ai bambini; la "Treccia dolce", guarnita con uova e ramoscelli d'ulivo, invece, in alcuni paesi, era offerta dall'innamorato alla promessa sposa, la Domenica delle Palme, come pegno d'amore. 
Oggi, la treccia dolce o salata, guarnita con erbe aromatiche o rametti di ulivo, può diventare, prima di essere gustata, un simpatico centrotavola.

http://www.moliseturismo.eu

2 commenti:

vickyart ha detto...

Che bella treccia rustica! molto saporita!

Fairyskull In Cucina con Me ha detto...

questa treccia a un aspetto a dir poco magnifico!!! ciao!

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