mercoledì 1 dicembre 2010

Nodera de trippette Agnonesi



Un kg di trippette di agnello
due fette di lardo di prosciutto
due spicchi di aglio
un ciuffo di prezzemolo
acini di pepe a piacere
alcune cucchiaiate di passata di pomodoro
q.b. di sale 

Pulite accuratamente le trippette strofinandole con farina di granturco o sale grosso, quindi raschiatele con la lama di un coltello per sbiancarle e lavatele con abbondante acqua corrente. 
Quando saranno ben pulite tuffatele, una per volta, per un attimo, in acqua bollente salata, quindi mettetele in un recipiente, coperte di acqua fredda, avendo cura di rinnovarla spesso. e Lasciate a "spurgare" le trippette per 12 ore, poi fatele sgocciolare a lungo.
Intanto, preparate un battuto di lardo prezzemolo aglio ed una spolverata di pepe macinato al momento. Tagliate le trippette a quadrati di 10 centimetri di lato, distendeteli sul piano di lavoro, con la punta rivolta verso l'alto e fate un'apertura nell'angolo posto in basso. Salate e mettete al centro del quadrato un cucchiaino di battuto, arrotolare dall'alto verso il basso, passate l'angolo destro nel foro praticato in precedenza, in modo che il quadrato risulti annodato.
Mettete le trippette, così annodate, in un tegame di terracotta, basso e largo, coperte di acqua, che deve superare di poco il livello dei nodi. Aggiungete il sale necessario e un po' di pomodoro e fate cuocere per almeno tre ore, a fuoco basso e a recipiente coperto. Servite le "Nod'ra de 'trippette" ben calde, nello stesso tegame di cottura, ed utilizzate il brodo, appena rosato, per condire la pasta, i "bandisti", ovvero le mezze maniche.
Allo stesso modo potete preparare le "Treppicciole ripiene" o "L'Allullera di Campobasso". Le trippette a sacche intere vengono farcite con un composto di mollica di pane raffermo sbriciolata, amalgamata con uova formaggio pecorino grattugiato, prezzemolo sale e pepe, alcune volte con di trippette tagliate a piccoli pezzi, Le trippicciole, cotte in abbondante acqua salata assumono una forma sferica. Tagliate a fette, vanno gustate tiepide, mentre il loro delicatissimo brodo potrà essere utilizzato per condire i tubetti, che vanno mangiati fumanti e cosparsi di abbondante pecorino ed un pizzico di peperoncino.
La seconda domenica di Settembre, a Riccia, si festeggia la Madonna del Rosario e si svolge la "Sagra dell'uva", con sfilata di carri allegorici, addobbati di uva, che rappresentano scene di vita contadina. Dai carri, realizzati dalle diverse contrade, vengono distribuiti grappoli di uva, prodotti tipici locali e piatti della tradizione: "Ciufele", "Pizza di granone con formaggio vaccino", "Ferrate".
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