250 g di zucchine
2 peperoni sottaceto
100 g di gherigli di noci
2,5 dl di aceto di vino bianco
2 foglie di lauro
alcune foglioline di menta
4 mele limoncelle
75 g di uvetta passita
un'arancia non trattata
un cucchiaio colmo di miele
100 g di mollica di pane casereccio raffermo
q. b. di sale
Lavate le zucchine, asciugatele e tagliatele a rondelle. Eliminate il picciolo ed i semi dei peperoni, tagliateli a fette e metteteli in una ciotola, coperti di acqua, con l'accortezza di rinnovarla spesso. Quando avranno perso il forte sapore di aceto, tagliateli a fette.
Ponete sul fuoco una padella con l'olio, portatelo alla giusta temperatura e friggetevi le zucchine, a calore moderato. Estraetele dall'olio con un mestolo forato, fatele asciugare su un foglio di carta assorbente da cucina ed insaporitele di sale.
Friggere i peperoni, che devono rimanere ben sodi, a fuoco vivace; appena cotti, sgocciolateli, salateli e fateli asciugare su un foglio di carta da cucina.
Mettete le zucchine in una padella, aggiungete una spruzzata di aceto e fatele aromatizzare, a fuoco lento, mescolando delicatamente. Unite i peperoni e fate insaporire tutto insieme, a fuoco vivace, per evitare che questi ammollino.
Abbassate la fiamma, aggiungete le foglie di menta e di lauro, le mele tagliate a fette sottili e, in sequenza, i gherigli di noce tritati finemente, l'uvetta e il miele.
Togliete le foglie di alloro, aggiustate di aceto e di sale, se necessario, quindi togliete dal fuoco e unite, mescolando delicatamente, le bucce di arance tritate finemente.
Versate il composto in una "spasa", badando che lo spessore non superi i 4 centimetri, cospargetelo di mollica di pane sbriciolata finemente e conservatelo in luogo fresco, avendo l'accortezza di irrorare con una spruzzata di aceto il pane qualora diventi secco.
"La salsa scapolese" deve essere preparata cinque o sei giorni prima del suo utilizzo, in modo che i vari sapori si integrino.
" Piatto di mezzo, tipico della cucina scapolese, legato alle festività in cui era data la possibilità di poter mangiare in abbondanza, serviva da stimolo per l'assunzione di successive portate. Nasce con il simbolismo dei suoi ricchi ingredienti, tutti locali, conservati a questo scopo, come rito propiziatorio al benessere e alla ricchezza"
Un tempo, "La salsa" era preparata con le zucchine essiccate: nel periodo estivo le zucchine di una certa grandezza venivano svuotate dei semi e dei filamenti, tagliate a rondelle dello spessore di circa un centimetro ed infilate con uno spago. La "scerta" veniva appesa al sole, fino a quando le zucchine, ben essiccate, venivano conservate in luogo asciutto per inverno.
http://www.moliseturismo.eu/web/turismo/turismo.nsf/0/A37EA42B2E01930EC12575D8002BD48C?OpenDocument
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