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Il sole. Come si fa a stare senza ?
Stamattina mi sono svegliata, ho spalancato le persiane e poi piano piano è uscito fuori. Istintivamente mi volto, con gli occhi chiusi, per cercare il suo contatto. E’ tiepido e delicato sulla pelle in questi giorni di gennaio, ma basta la sua luce per rendere una giornata speciale. Il sole è energia buona che mi fa pensare in modo positivo, mi fa sentire più bella, mi fa venire voglia di fare tante cose nuove. Illumina il mio sguardo e dagli occhi passa all’interno, riscaldandomi l’animo, placando le mie irrequietudini, spianando le mie delusioni, accarezzando i miei sogni. Oggi vedo le cose diversamente, con più lucidità. Spero di riuscire a custodire questo sole che ho dentro di me oggi, il più a lungo possibile.
Per il momento il ‘sole’ l’ho messo in questo pane in cassetta che ho poi accompagnato con la mousse di branzino che potete trovare qui.
Ingredienti per tre stampini:
500 gr. farina manitoba
500 gr. farina 00
400 gr. di latte intero
70 gr. burro fuso e raffreddato
150 gr. acqua tiepida
25 gr. lievito di birra fresco (7 gr. di quello secco)
3 cucchiaini di zucchero
3 cucchiaini di sale
Procedimento:
Per impastare ho utilizzato l’impastatrice, fate così: nella ciotola mettete le due farine, il latte e il burro fuso (ma fatto raffreddare leggermente). In una ciotolina mettete l’acqua tiepida con i 3 cucchiaini di zucchero e il lievito fresco per farlo sciogliere bene.
Azionate l’impastatore a velocità bassa, aggiungendo il lievito e impastate per almeno 5 minuti prima di aggiungere il sale. Continuate ad impastare per almeno 15 minuti perchè l’impasto deve risultare molto morbido, tenero e liscio. Capovolgetelo sulla spianatoia e dategli un ultimo tocco con le mani, fate una palla e mettetela a lievitare per un’ora e mezza circa, tenendola in un luogo tiepido avvolta da un telo e da una copertina.
Una volta lievitata dividetela in tre parti che lavorerete dandogli una forma a filoncino, in modo da riuscire ad infilarlo negli stampini avendo cura che non arrivi oltre la metà della lunghezza dello stampo, chiudete le due estremità con i tappi e lasciate lievitare ancora una mezz’oretta fin tanto che la pasta arrivi al bordo dello stampo.
Nella confezione degli stampi dice di metterli in una teglia in posizione verticale ma vi assicuro che ad un certo punto cadranno quindi meglio adagiarli direttamente in orizzontale su una teglia togliendo entrambi i tappi. Durante la cottura la pasta si gonfierà notevolmente fuoriuscendo dallo stampo, niente paura questa ‘eccedenza’ la potrete tagliare con il coltello in modo da utilizzare poi per le tartine solo la parte che avrà preso la forma dello stampino.
E’ praticamente la ricetta del pane al latte, non è un vero pane in cassetta, ma ho optato per questo impasto perchè volevo un risultato estremamente morbido e delicato. Lasciate raffreddare bene i filoncini ottenuti in modo da poterli sfilare agevolmente dagli stampi e poi tagliateli con un coltello da pane a fettine .
Il sole, la luce, il tepore sono ‘ingredienti’ che ognuno di noi dovrebbe dosare con generosità e non con parsimonia, ma spesso la vita ci rende avari.
E allora perchè non porsi come proposito per l’ anno che è appena cominciato, quello di essere luce, calore ed energia positiva per noi stessi e per gli altri?
Insieme vinceremo miei cari lettori !
Alla prossima
la vostra ‘luminosissima’
Pippi
;-)
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