Alla riscoperta del gusti, delle tradizioni, di quello che rimane di un'Italia ormai "contraffatta", circondata da sofisticazioni alimentari e non solo. Ma quando la signora Fernanda a Cortona ci offre la sua esperienza nella scelta della vera Chianina, per una serata con gli amici davanti ad un focolare e un buona grigliata.... beh... le foto dicono tutto, prima però qualche nozione su questo Feudo Toscano..
"Sopra di un alto colle di Toscana, cinquanta miglia da Fiorenza lontana, fra Arezzo e Perugia, sorge altiera la non meno antica che nobile città di Cortona. Ha davanti una bella e spaziosa pianura, dall'uno e dall'altro lato vaghe colline e valli, e per di dietro alti si ma fruttiferi monti. La sua figura ha del quadro, è più lunga assai che larga, volta verso il mezzogiorno. Il suo distretto è fertile e molto abunda di tutto quello che al vitto umano è necessario. È Cortona sottoposta al segno Meridionale-Astrale-Antartico, femminino, mobile, acre, terreo, frigido e secco ed è signoreggiata da...".
Così descrive Cortona una delle prime guide che si conoscano, quella composta da Giacomo Lauro e stampata a Roma nel 1639. La guida, per facilitare il turista di allora, è arricchita da una pianta della città vista a volo d'uccello delineata, come scritto in calce, da Piero Berrettini cortonese, il famoso Pietro da Cortona, ed anche per questo la guida si presenta prestigiosa. Dopo quasi quattro secoli, quella descrizione è ancora valida, Cortona, poco mutata nel suo tessuto urbano, è sempre lì, in quel quadro figurativo all'interno di un triangolo che ha per vertici tre tra le città dell'Italia centrale più ricche di storia ed opere d'arte, Arezzo, Siena e Perugia. Dista circa ottanta chilometri da Firenze, nell'orbita della quale ha gravitato per quasi cinque secoli dal 1411, dopo la perdita della sua indipendenza di libero Comune, al 1860.
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